I 4 criteri usati dai giovani per iscriversi all'università (secondo un questionario compilato da loro stessi)


       "In generale, la scelta universitaria risulta essere in un primo momento qualcosa di slegato da un progetto di vita più ampio e organico. 
        In chi ha manifestato un maggior grado di ottimismo verso l’università, vige l’attitudine a scegliere “ora per ora”, seguendo la propria passione. 
        Inoltre, si evince come la felicità attuale, al momento della scelta, rappresenti il criterio per valutare la correttezza della scelta in questione e venga identificata con ciò che piace fare. 
        Allo stesso tempo, si ha la sensazione che quello che piace fare, in qualche modo, debba essere in grado di garantire una sicurezza in termini economici. 
        Emerge anche nelle domande successive, in chi si dichiara esplicitamente credente, il desiderio di spendersi professionalmente in un ambito sociale o, comunque, in un ruolo che abbia un impatto sociale".

Da "Note conclusive del questionario somministrato nella Cappella della Sapienza – Università di Roma" (S. Tropea – B. Verdolini) riportato da p Giulio Parnofiello SJ al Convegno Nazionale di Pastorale Universitaria, marzo 2018


Schematizzando, la scelta universitaria di un giovane, secondo questo questionario somministrato all'Università Sapienza di Roma, segue questi 4 criteri:
  1. La scelta è slegata da un progetto di vita più ampio e organico
  2. La scelta è effettuata seguendo la propria passione
  3. La felicità è identificata con ciò che attualmente piace fare 
  4. Ciò che piace fare deve essere lo strumento che garantisce una sicurezza in termini economici
È interessante notare come al momento della scelta universitaria, non ci sia un progetto di vita concreto nella mente del giovane. 
È inoltre interessante come al posto del progetto, sia la passione a guidare la vita del giovane, ma senza sapere dove lo porterà, appunto per la mancanza di un progetto di vita.
La passione poi è legata a ciò che piace "attualmente", quindi qualcosa che forse è labile, perché poi potrà cambiare.
E ciò che colpisce è la conclusione: questo seguire una felicità che forse nel tempo può cambiare e che non è inserita in un progetto di vita, è vista come lo strumento che garantirà non solo i soldi, ma addirittura "una sicurezza in termini economici".


Speriamo...